La casa di
Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la
scuola del Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad ascoltare, a meditare, a
penetrare il significato così profondo e così misterioso di questa
manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice, umile e bella. Forse anche
impariamo, quasi senza accorgercene, ad imitare. Qui impariamo il metodo
che ci permetterà di conoscere chi è il Cristo. Qui scopriamo il bisogno di
osservare il quadro del suo soggiorno in mezzo a noi: cioè i luoghi, i tempi, i
costumi, il linguaggio, i sacri riti, tutto insomma ciò di cui Gesù si servì
per manifestarsi al mondo. Qui tutto ha una voce, tutto ha un
significato. Qui, a questa scuola, certo comprendiamo perché dobbiamo tenere
una disciplina spirituale, se vogliamo seguire la dottrina del Vangelo e
diventare discepoli del Cristo. In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh!
se rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera ammirabile ed
indispensabile dello spirito: mentre siamo storditi da tanti frastuoni, rumori
e voci clamorose nella esagitata e tumultuosa vita del nostro tempo. Oh!
silenzio di Nazareth, insegnaci ad essere fermi nei buoni pensieri, intenti
alla vita interiore, pronti a ben sentire le segrete ispirazioni di Dio e le
esortazioni dei veri maestri. Insegnaci quanto importanti e necessari siano il
lavoro di preparazione, lo studio, la meditazione, l'interiorità della vita, la
preghiera, che Dio solo vede nel segreto.
Beato
Paolo VI, papa, Discorso a Nazareth
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