Signore Dio
mio, mai io ti vidi, non conosco il tuo volto. Che cosa farà, o altissimo
Signore, questo esule, che è così distante da te, ma che a te appartiene? Che
cosa farà il tuo servo tormentato dall'amore per te e gettato lontano dal tuo
volto? Anela a vederti e il tuo volto gli è troppo discosto. Desidera
avvicinarti e la tua abitazione è inaccessibile. Brama trovarti e non conosce
la tua dimora. Si impegna a cercarti e non conosce il tuo volto. Signore,
tu sei il mio Dio, tu sei il mio Signore e io non ti ho mai visto. Tu mi hai
creato e ricreato, mi hai donato tutti i miei beni, e io ancora non ti conosco.
Io sono stato creato per vederti e ancora non ho fatto ciò per cui sono stato
creato. Ma tu, Signore, fino a quando ti dimenticherai di noi, fino a quando
distoglierai da noi il tuo sguardo? Quando ci guarderai e ci esaudirai? Quando
illuminerai i nostri occhi e ci mostrerai la tua faccia? Quando ti restituirai
a noi? Guarda, Signore, esaudisci, illuminaci, mostrati a noi. Ridonati a noi
perché ne abbiamo bene: senza di te stiamo tanto male. Abbi pietà delle nostre
fatiche, dei nostri sforzi verso di te: non valiamo nulla senza te. Insegnami a
cercarti e mostrati quando ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni,
né trovarti se non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri
cercandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti.
sant'Anselmo
di Aosta, Proslògion
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