lunedì 23 febbraio 2015

Tentazioni



Mc 1, 12-15

È fuor di dubbio che bisogna combattere le grandi tentazioni con un coraggio travolgente, e la vittoria che ne riporteremo ci sarà di molto aiuto; tuttavia avviene che si tragga un profitto ancora maggiore nel combattere le piccole. Il motivo è intuibile: le prime sono grandi, le seconde sono tante. 
I lupi e gli orsi sono senza dubbio più pericolosi delle mosche, ma quanto a farci esercitare la pazienza le mosche li superano di molto!
È facile non essere assassini, ma molto difficile evitare le piccole collere. 
È abbastanza facile non cadere in adulterio, ma non altrettanto facile impedirsi le occhiate. 
È abbastanza facile non profanare il letto matrimoniale, ma non altrettanto non compromettere l’amore matrimoniale. 
È facile non rubare i beni altrui, non altrettanto non desiderarli e non corteggiarli. 
È molto facile non portare falsa testimonianza in tribunale, non altrettanto non mentire in conversazione. 
Molto facile non ubriacarsi, non altrettanto mantenersi sobri. 
Molto facile non desiderare la morte altrui, non altrettanto non desiderargli qualche accidente. 
Si può concludere che le piccole tentazioni di collera, di sospetto, di gelosia, di invidia, di antipatia, di stranezza, di vanità, di doppiezza, di astuzia, di pensieri indecenti, sono abituali anche per coloro che sono già più incamminati nella vita spirituale e più risoluti!
Ecco perché è necessario che ci prepariamo con grande cura a questo combattimento; sii certa che tutte le vittorie che riporterai contro questi piccoli nemici, saranno tante pietre preziose incastonate nella corona di gloria che Dio ti prepara in paradiso. Ecco perché, in attesa di lottare bene e con valore contro le grandi tentazioni, se verranno, nel frattempo difendiamoci bene da questi piccoli e deboli attacchi.

san Francesco di Sales - Filotea

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