lunedì 31 dicembre 2012

visto e toccato


I Gv 1, 1-4 

Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo visto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita

Chi è che tocca con le mani il Verbo, se non perché «il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi?» (Gv 1, 14). Il Verbo che si è fatto carne, per poter essere toccato con mano, cominciò ad essere carne da Maria; ma non cominciò allora ad essere Verbo, perché è detto: «Era fin da principio».

poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo vista e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi

«La Vita si è fatta visibile». E come si è fatta visibile? Esisteva fin dal principio, ma non si era ancora manifestata agli uomini. Dunque la vita stessa si è resa visibile nella carne; si è manifestata perché ciò che può essere visibile solo al cuore diventasse visibile anche agli occhi e risanasse i cuori. Solo con il cuore infatti può essere visto il Verbo, la carne invece anche con gli occhi del corpo. Si verificava dunque anche la condizione per vedere il Verbo: il Verbo si è fatto carne, perché la potessimo vedere e fosse risanato in noi ciò che ci rende possibile vedere il Verbo.

quello che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

«Quello che abbiamo veduto e udito, lo annunziamo anche a voi». Essi videro il Signore stesso presente nella carne e ascoltarono le parole dalla bocca del Signore e lo annunziarono a noi. Anche noi perciò abbiamo udito, ma non abbiamo visto. Siamo dunque meno fortunati di coloro che hanno visto e udito? E come mai allora aggiunge: «Perché anche voi siate in comunione con noi»? Essi hanno visto, noi no, eppure siamo in comunione, perché abbiamo una fede comune.

Commenti di sant'Agostino, dai Trattati sulla prima Lettera di Giovanni


Marko Ivan Rupnik - presepe

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