sabato 22 dicembre 2012

madri



Dai «Discorsi» del beato Isacco della Stella, abate

Il Figlio di Dio è il primogenito tra molti fratelli; unico per natura, si è associato molti, perché siano uno solo con lui. Infatti «a quanti l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1, 12). Divenuto perciò figlio dell'uomo, ha fatto diventare figli di Dio molti. Ed essi, pur essendo molti per generazione carnale, sono con lui uno solo per generazione divina. Il Cristo è unico, perché Capo e Corpo formano un tutt'uno. Il Cristo è unico perché è figlio di un unico Dio in cielo e di un'unica madre in terra. Si hanno insieme molti figli e un solo figlio. Come infatti Capo e membra sono insieme un solo figlio e molti figli, così Maria e la Chiesa sono una sola e molte madri. Ambedue madri, ambedue concepiscono per opera dello Spirito Santo, ambedue danno al Padre figli senza peccato. Maria senza alcun peccato ha generato al corpo il Capo, la Chiesa nella remissione di tutti i peccati ha partorito al Capo il corpo. Tutt'e due sono madri di Cristo, ma nessuna delle due genera il tutto senza l'altra. 


Perciò giustamente nelle Scritture quel ch'è detto in generale della madre Chiesa, s'intende singolarmente della madre Maria; e quel che si dice in modo speciale della madre Maria, va riferito in generale alla madre Chiesa; e quanto si dice d'una delle due, può essere inteso indifferentemente dell'una e dell'altra. Anche la singola anima fedele può essere considerata come Sposa del Verbo di Dio, madre figlia e sorella di Cristo. Viene detto dunque in generale per la Chiesa, in modo speciale per Maria, in particolare anche per l'anima fedele. Eredità del Signore in modo universale è la Chiesa, in modo speciale Maria, in modo particolare ogni anima fedele. Nel tabernacolo del grembo di Maria Cristo dimorò nove mesi, nel tabernacolo della fede della Chiesa sino alla fine del mondo, nella conoscenza e nell'amore dell'anima fedele per l'eternità.

Nessun commento:

Posta un commento