madri
Dai «Discorsi»
del beato Isacco della Stella, abate
Il Figlio di Dio è il primogenito tra molti
fratelli; unico per natura, si è associato molti, perché siano uno solo con
lui. Infatti «a quanti l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di
Dio» (Gv 1, 12). Divenuto perciò figlio dell'uomo, ha fatto diventare figli di
Dio molti. Ed essi, pur essendo molti per generazione carnale, sono con lui uno
solo per generazione divina. Il Cristo è unico, perché Capo e Corpo formano un
tutt'uno. Il Cristo è unico perché è figlio di un unico Dio in cielo e di
un'unica madre in terra. Si hanno insieme molti figli e un solo figlio. Come
infatti Capo e membra sono insieme un solo figlio e molti figli, così Maria e
la Chiesa sono una sola e molte madri. Ambedue madri, ambedue concepiscono per
opera dello Spirito Santo, ambedue danno al Padre figli senza peccato. Maria
senza alcun peccato ha generato al corpo il Capo, la Chiesa nella remissione di
tutti i peccati ha partorito al Capo il corpo. Tutt'e due sono madri di Cristo,
ma nessuna delle due genera il tutto senza l'altra.
Perciò giustamente nelle
Scritture quel ch'è detto in generale della madre Chiesa, s'intende singolarmente
della madre Maria; e quel che si dice in modo speciale della madre Maria, va riferito
in generale alla madre Chiesa; e quanto si dice d'una delle due, può essere
inteso indifferentemente dell'una e dell'altra. Anche la singola anima fedele
può essere considerata come Sposa del Verbo di Dio, madre figlia e sorella di
Cristo. Viene detto dunque in generale per la Chiesa, in modo speciale per
Maria, in particolare anche per l'anima fedele. Eredità del Signore in modo
universale è la Chiesa, in modo speciale Maria, in modo particolare ogni anima
fedele. Nel tabernacolo del grembo di Maria Cristo dimorò nove mesi, nel
tabernacolo della fede della Chiesa sino alla fine del mondo, nella conoscenza
e nell'amore dell'anima fedele per l'eternità.
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