lunedì 5 novembre 2012

Berlicche 16



Mio caro Malacoda,
nella tua lettera hai accennato per caso che, dal momento della sua conversione, il tuo paziente ha continuato a frequentare una chiesa, e una sola, e che non ne è completamente soddisfatto. Posso chiederti che cosa stai facendo? Perché non mi fai pervenire rapporti sulle cause della sua fedeltà alla chiesa parrocchiale? Non capisci che ciò, se non è dovuto a indifferenza, è una cosa molto brutta? Certamente sai che se non si riesce a curare un uomo dall’andare in chiesa, la cosa migliore è mandarlo per tutto il vicinato in cerca di una chiesa che ‘vada bene’ per lui, affinchè diventi un buongustaio e un esperto in chiese. Le ragioni sono ovvie. In primo luogo l’organizzazione parrocchiale dovrebbe essere sempre attaccata perché essendo un’unità di luogo e non di simpatie, porta insieme gente di diverse classi e di differente psicologia in quel genere di unità che il Nemico desidera. Il principio della congregazione, d’altro lato, riduce ogni chiesa a una specie di circolo, e infine, se tutto va bene, in un’accolita o fazione. In secondo luogo la ricerca di una chiesa ‘che vada bene per lui’ fa dell’uomo un critico là dove il Nemico lo vuole scolaro. Dal laico in chiesa egli vuole un atteggiamento che può, si, essere critico nel senso che rifiuta ciò che è falso o inutile, ma che è assolutamente privo di critica nel senso che non valuta, non perde tempo a pensare ciò che rifiuta, ma si apre in una recettività umile, priva di commento su qualsiasi nutrimento venga somministrato. (tu vedi quanto basso, quanto privo di spiritualità, quanto irrimediabilmente volgare è il Nemico!). Codesto atteggiamento, specialmente durante le prediche, crea la condizione (assai ostile a tutta la nostra politica) nella quale i luoghi comuni diventano veramente udibili dall’anima umana. È difficile trovare una predica, un libro che possa non essere pericoloso per noi, qualora venga accolto con tale atteggiamento dello spirito. Perciò ti prego di muoverti e di far fare a questo sciocco il giro di tutte le chiese del vicinato al più presto possibile. Il rapporto di quanto hai fatto finora non ci ha molto soddisfatto.
Mi sono informato, all’ufficio, delle due chiese che gli sono più vicine. Ambedue si raccomandano per qualche cosa. Nella prima il parroco è un uomo che si è talmente occupato, per molto tempo, di annacquare la fede per renderla più facile per una parrocchia che crede incredula e di dura cervice, che ora è lui a stupire i suoi parrocchiani per la sua mancanza di fede, e non viceversa. Egli ha minato il cristianesimo di più di un’anima. Anche il suo modo di comportarsi durante le funzioni è ammirevole. Al fine di risparmiare ai laici tutte le difficoltà, ha abbandonato il lezionario e i salmi d’obbligo, ed ora, senza accorgersene, gira e rigira incessantemente intorno alla piccola macina dei suoi quindici salmi preferiti e delle sue venti lezioni favorite. Siamo perciò al sicuro dal pericolo che qualsiasi verità non già conosciuta a lui o al suo gregge possa mai giungere loro attraverso la Scrittura. Ma forse il tuo paziente non è stupido abbastanza per questa chiesa.
Nell’altra chiesa troviamo padre Spike. Gli esseri umani si trovano spesso in imbarazzo e non riescono a capire fin dove arrivano le sue opinioni, perché un giorno è comunista e il giorno seguente non lontano da una specie di fascismo teocratico. Un giorno tutto politica, il giorno dopo proclama che tutti gli stati di questo mondo sono allo stesso modo ‘sotto il giudizio’. Noi naturalmente vediamo l’anello di congiunzione, che è l’Odio. Quell’uomo non può risolversi a predicare cose che non siano dirette a impressionare, a recare dispiacere o imbarazzo, a umiliare i suoi genitori o i suoi amici. Una predica che questa gente potesse accettare sarebbe per lui insipida né più né meno di una poesia che essi fossero in grado di scandire. Ma ti devo mettere sull’avviso che ha un difetto fatale: egli crede davvero. E ciò potrebbe rovinare tutto.
Ma codeste due chiese hanno in comune una cosa: quella di essere entrambe chiese di partito. Mi pare di averti già avvertito prima che il tuo paziente, se non lo si può tenere lontano dalla chiesa, dovrebbe almeno essere violentemente attaccato a qualche partito nel suo ambito. Non intendo riferirmi alle questioni strettamente dottrinali; quanto a quelle, più tiepido sarà e meglio è. Non è sulla dottrina che noi principalmente ci fidiamo per produrre la malevolenza. Invece è un vero godimento far scoppiare l’odio fra coloro che dicono ‘messa’ e coloro che dicono ‘santa comunione’, mentre nessuno di loro potrebbe chiarire la differenza tra la dottrina, ad esempio, di Hooker e quella di san Tommaso d’Aquino in un modo che possa apparire ragionevole per almeno cinque minuti. E tutte le cose puramente indifferenti (le candele, i vestimenti o che so io) sono un terreno meraviglioso per le nostre attività. Abbiamo allontanato per sempre dalla mente degli uomini ciò che quel tipo pestilenziale di Paolo soleva insegnare sui cibi e sulle altre cose non essenziali, vale a dire che l’essere umano che non ha scrupoli dovrebbe sempre cedere di fronte a chi invece li ha. Tu forse pensi che non potevamo non vedere l’applicazione che se ne doveva fare. Ti aspetteresti di trovare che il fedele che appartiene alla chiesa ‘bassa’ faccia la genuflessione e il segno di croce per timore che la coscienza del fratello della chiesa ‘alta’ fosse tentato di irriverenza, e che chi appartiene alla chiesa ‘alta’ si astenga da quegli esercizi per non tradire il fratello della chiesa ‘bassa’ e tentarlo di idolatria. Così sarebbe avvenuto se non avessimo lavorato senza posa. Senza un tale lavoro, la varietà di usi nella chiesa di Inghilterra sarebbe divenuta un vero semenzaio di carità e di umiltà.

Tuo affezionatissimo zio

Berlicche

Nessun commento:

Posta un commento