martedì 24 gennaio 2012

san Francesco di Sales

Nella creazione Dio comandò alle piante di produrre i loro frutti, ognuna «secondo la propria specie» (Gn 1, 11). Lo stesso comando rivolge ai cristiani, che sono le piante vive della sua Chiesa, perché producano frutti, ognuno secondo il suo stato e la sua condizione.
La
vita cristiana deve essere praticata in modo diverso dal gentiluomo, dall'artigiano, dal domestico, dal principe, dalla vedova, dalla donna non sposata e da quella coniugata. Ciò non basta; bisogna anche accordare la pratica della vita cristiana alle forze, agli impegni e ai doveri di ogni persona.
Dimmi, Filotea, sarebbe conveniente se il vescovo volesse vivere in una solitudine simile a quella dei certosini? E se le donne sposate non volessero possedere nulla come i cappuccini? Se l'artigiano passasse tutto il giorno in chiesa come il religioso e il religioso si esponesse a qualsiasi incontro per servire il prossimo come è dovere del vescovo? Questa
spiritualità non sarebbe ridicola, disordinata e inammissibile? Questo errore si verifica tuttavia molto spesso. No, Filotea, la spiritualità non distrugge nulla quando è sincera, ma anzi perfeziona tutto e, quando contrasta con gli impegni di qualcuno, è senza dubbio falsa.


L'ape trae il miele dai fiori senza sciuparli, lasciandoli intatti e freschi come li ha trovati. La vera spiritualità fa ancora meglio, perché non solo non reca pregiudizio ad alcun tipo di vocazione o di occupazione, ma al contrario vi aggiunge bellezza e prestigio. Tutte le pietre preziose, gettate nel miele, diventano più splendenti, ognuna secondo il proprio colore, così ogni persona si perfeziona nella sua vocazione, se l'unisce alla spiritualità. La cura della famiglia è resa più leggera, l'amore fra marito e moglie più sincero, il servizio del principe più fedele, e tutte le altre occupazioni più soavi e amabili.
È un errore, anzi un'eresia, voler escludere l'esercizio della
vita cristiana dall'ambiente militare, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei principi, dalle case dei coniugati. È vero, Filotea, che la spiritualità puramente contemplativa, monastica e religiosa può essere vissuta solo in questi stati, ma oltre a questi tre tipi di spiritualità, ve ne sono molti altri capaci di rendere perfetti coloro che vivono in condizioni secolari. Perciò dovunque ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspirare alla vita perfetta.

san Francesco di Sales, Filotea


2 commenti:

  1. >No, Filotea, la spiritualità non distrugge nulla quando è sincera, ma anzi perfeziona tutto e, quando contrasta con gli impegni di qualcuno, è senza dubbio falsa.

    Bellissimo!!
    Anche il resto, devo dire.

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  2. Filotea è un testo molto interessante, tanto più che è stato scritto agli inizi del '600. Questo è uno dei passi più belli:

    È fuori di dubbio che bisogna combattere le grandi tentazioni con un coraggio travolgente, e la vittoria che ne riporteremo ci sarà di molto aiuto; tuttavia avviene che si tragga un profitto ancora maggiore nel combattere le piccole. Il motivo è facilmente intuibile: le prime sono grandi, le seconde sono tante. I lupi e gli orsi sono senza dubbio più pericolosi delle mosche, ma quanto a farci esercitare la pazienza le mosche li superano di molto! È facile non essere assassini, ma molto difficile evitare le piccole collere. È abbastanza facile non cadere in adulterio, ma non altrettanto facile impedirsi le occhiate. È abbastanza facile non profanare il letto matrimoniale, ma non altrettanto non compromettere l’amore matrimoniale. È facile non rubare i beni altrui, non altrettanto non desiderarli e non corteggiarli. È molto facile non portare falsa testimonianza in tribunale, non altrettanto non mentire in conversazione. Molto facile non ubriacarsi, non altrettanto mantenersi sobri. Molto facile non desiderare la morte altrui, non altrettanto non desiderargli qualche accidente. Si può concludere che le piccole tentazioni di collera, di sospetto, di gelosia, di invidia, di antipatia, di vanità, di doppiezza, di astuzia, di pensieri indecenti, sono abituali anche per coloro che sono già più incamminati nella vita spirituale. Ecco perché, cara Filotea, è necessario che ci prepariamo con grande cura e diligenza a questo combattimento; sii certa che tutte le vittorie che riporterai contro questi piccoli nemici, saranno tante pietre preziose incastonate nella corona di gloria che Dio ti prepara in paradiso. Ecco perché sostengo che, in attesa di lottare bene e con valore contro le grandi tentazioni, se verranno, nel frattempo difendiamoci bene da questi piccoli e deboli attacchi.

    sarà uno dei prossimi testi che pubblicherò, magari in Quaresima.

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