martedì 1 novembre 2011

santi

A che serve la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra solennità? Perché ad essi gli onori di questa stessa terra quando, secondo la promessa del Figlio, il Padre celeste li onora? A che dunque i nostri encomi per essi? I santi non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. E' chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo i nostri interessi, non i loro. 
Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri. Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, è quello di godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti beati, di trovarci insieme all'assemblea dei patriarchi, alle schiere dei profeti, al senato degli apostoli, agli eserciti numerosi dei martiri, alla comunità dei confessori, ai cori delle vergini, di essere insomma riuniti e felici nella comunione di tutti i santi. Ci attende la primitiva comunità dei cristiani, e noi ce ne disinteresseremo? I santi desiderano di averci con loro e noi e ce ne mostreremo indifferenti? I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura? No, fratelli, destiamoci dalla nostra deplorevole apatia. Risorgiamo con Cristo, ricerchiamo le cose di lassù, quelle gustiamo. Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci aspettano, anticipiamo con i voti dell'anima la condizione di coloro che ci attendono. Non soltanto dobbiamo desiderare la compagnia dei santi, ma anche di possederne la felicità. Mentre dunque bramiamo di stare insieme a loro, stimoliamo nel nostro cuore l'aspirazione più intensa a condividerne la gloria. Questa bramosia non è certo disdicevole, perché una tale fame di gloria è tutt'altro che pericolosa.


Vi è un secondo desiderio che viene suscitato in noi dalla commemorazione dei santi, ed è quello che Cristo, nostra vita, si mostri anche a noi come a loro, e noi pure facciamo con lui la nostra apparizione nella gloria. Frattanto il nostro capo si presenta a noi non come è ora in cielo, ma nella forma che ha voluto assumere per noi qui in terra. Lo vediamo quindi non coronato di gloria, ma circondato dalle spine dei nostri peccati.
Si vergogni perciò ogni membro di far sfoggio di ricercatezza sotto un capo coronato di spine. Comprenda che le sue eleganze non gli fanno onore, ma lo espongono al ridicolo.
Giungerà il momento della venuta di Cristo, quando non si annunzierà più la sua morte. Allora sapremo che anche noi siamo morti e che la nostra vita è nascosta con lui in Dio. Allora Cristo apparirà come capo glorioso e con lui brilleranno le membra glorificate. Allora trasformerà il nostro corpo umiliato, rendendolo simile alla gloria del capo, che è lui stesso.
Nutriamo dunque liberamente la brama della gloria. Ne abbiamo ogni diritto. Ma perché la speranza di una felicità così incomparabile abbia a diventare realtà, ci è necessario il soccorso dei santi. Sollecitiamolo premurosamente. Così, per loro intercessione, arriveremo là dove da soli non potremmo mai pensare di giungere.

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. 2)





9 commenti:

  1. Personalmente la "gestione" dei santi è una delle cose che non mi convincono della Chiesa. Il fatto che beatificazioni e santificazioni siano decise da uomini, che i miracoli per diventare beati o santi siano valutati da uomini, mi lascia un po' perplesso sul reale valore di tutto ciò. A meno che io non sia male informato, cosa molto probabile, nel qual caso mi farebbe piacere sapere dove trovare informazioni corrette.

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  2. Mah, sulle regole credo che la pagina di Wiki (http://it.wikipedia.org/wiki/Canonizzazione) non sia mal fatta. Però non sono un tecnico, per cui....

    Però credo che la difficoltà che tu evidenzi sia da un lato reale, dal'altra insita nel metodo che Iddio ha scelto per tutta la sua "comunicazione" agli uomini. Perlomeno da Cristo in poi, ha deciso di lasciare la palla in mano a noi, non solo per proclamare i santi ma per tutto.
    Con il rischio di lentezze, fraintendimenti, errori in buona fede e anche errori in malafede. Questo Dio lo sapeva, ma lo ha voluto lo stesso.
    Del resto, qual era l'alternativa? L'unica che mi viene in mente è che Dio si comunicasse direttamente, con qualche fragoroso miracolo, a tutti gli uomini, e che ripetesse questa cosa ad ogni generazione.

    E' ben vero che questo metodo, lasciare tutto in mano agli uomini (salvo assistenza speciale dello Spirito Santo in certe occasioni) da un lato è "strano" (noi diciamo misterioso) e dall'altro è poco efficiente, ma se non altro valorizza moltissimo la nostra opera di uomini. Minchia, noi abbiamo questa responsabilità! Noi, non altri, abbiamo il compito di mandare avanti la presenza di Dio tra gli uomini; proprio noi poveretti, che la mattina prendiamo decisioni eroiche e al pomeriggio le abbiamo già tradite.

    Anche da questo si vede che Dio è padre; se vuoi costruire un muretto, se lo fai da solo mentre tuo figlio decenne ti sta a guardare è un conto, se ti fai aiutare da lui ci metti il triplo del tempo. Però nel secondo caso alla fine tuo figlio è felice e realizzato, nel primo è inutile.
    Ho confuso le idee? Del resto la mezza pinta di Guinness che ho appena finito non aiuta la logica :-)

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  3. Martino è arrivato prima di me :-)
    Anche a me la pagina Wiki pare ben fatta.
    Riguardo al tutto in mano agli uomini, con relativi dubbi e perplessità, è una delle conseguenze dell'aver messo, da parte di Dio, in mano a uomini la rivelazione stessa.
    Il fatto che ci siano dei santi è una conseguenza diretta della possibilità della resurrezione. Chi siano poi di preciso questi santi credo sia in qualche modo possibile definirlo, visto che si dovrebbe vedere nei fatti se una persona ha seguito e amato Cristo durante la sua vita.

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  4. Ho letto, posso dire che non mi convince? Mi resta la convinzione che sia tutto troppo umano compresa la "speciale assistenza dello Spirito Santo in certe occasioni", come facciamo a sapere se c'è o meno? Guardavo, ad esempio, la recente beatificazione di Giovanni Paolo II: il fatto che il papa abbia concesso la "dispensa" dai 5 anni di attesa dopo la morte o il miracolo (che non sembra poi così certo) della suora guarita dal Parkinson per intercessione di Wojtyla stesso; il fatto che siano stati degli uomini a decidere tutto ciò mi lascia alquanto perplesso, la mia "dannata" mente razionale non riesce ad accettarlo. Con questo metro vale tutto, ci saranno sempre episodi controversi come la santificazione di Pio da Pietralcina e magari, tra qualche anno, ci troveremo con "santa mirjana da medjugorje". Leggendo la pagina di wikipedia mi sembra molto più accettabile la posizione delle chiese protestanti. Martino, per come ho avuto modo di conoscerti, fondamentalmente attraverso quello che scrivi, mi dai l'idea di essere una persona estremamente razionale e molto coerente; mi piacerebbe molto conoscere la tua opinione personale su alcune santificazioni controverse (vedi San Pio piuttosto che alcuni papi o personaggi della chiesa del passato che hanno condotto vite non proprio da santi) e magari anche su un fenomeno come Medjugorje, sempre che il Don non mi scomunichi per essere andato OT.

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  5. La mia opinione te la dico in breve, in attesa dello spritz.

    L'assistenza dello Spirito e dogma di fede ;-)

    I santi non sono persone perfette; non lo sono neanch'io, e allora? Non mi fa nessun problema se sant'Ignazio di Loyola, per dire, era uno irascibile (stava per ammazzare un mussulmano che aveva offeso la madonna); mi interessa di più che in altri settori della sua vita è stato di grande esempio per cose che mi interessano. Il santo è uno che ha vissuto la sua appartenenza a Cristo in modo esemplare, non uno che non ha mai sbagliato.

    Sulle caninizzazioni controverse posso dire che il miracolo richiesto per la canonizzazione e la beatificazione non è acqua fresca, a sentire alcuni, basta che arrivi un medico qualsiasi e dica "ah, sì, che guarigione inspiegabile", che tutti si affrettano a sottoscrivere l'atto di canonizzazione. Invece le regole sono severe: cartelle cliniche, esami oggettivi, eccetera. Le commissioni mediche erano (non so se lo fanno ancora) appositamente scelte prendendo medici non cattolici, per dire. In più, conoscendo di persona due che hanno avuto un figlio con guarigione inspiegabile, nutro pochi dubbi sulla serietà della vicenda.
    Che c'entra questo? C'entra perchè in pratica i santi non li decidiamo noi; anche alla mia sensibilità padre Pio, per dire, non dice niente, anzi; però Dio ha voluto con un miracolo indicarlo a tutti come santo, il che vuol dire che in un certo momento storico o per certe persone anche uno come padre Pio è utile. Come e perchè, io non lo so; lo sa Dio.
    Se le canonozzazioni fossero opera nostra, procederemmo alla grande con i santi più popolari, più appetibili dal milieu odierno. Tipo Giovanni XXIII, che invece ha avuto anche solo la beatificazione molto ritardata.

    Su Medjugorje sono attendista. Con due nota bene. Il primo è che conosco persone che hanno vissuto là qualche fatto che dà da pensare, oltre a coincidenze varie; il secondo è ancora un po' il discorso di prima: la fede di Medjugorje è popolare, "irrazionale", tradizionalista (ci siamo capiti, no?), ovvero molto lontana dalla tua e mia sensisbilità. OK, vero, ma rimane sempre la possibilità che Dio abbia opinioni diverse dalle mie su cosa è utile in questo momento storico e cosa no.
    "Chi vivrà vedrà" (GP2, Parigi 1997; io c'ero ) ;-))

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  6. >il fatto che siano stati degli uomini a decidere tutto ciò mi lascia alquanto perplesso, la mia "dannata" mente razionale non riesce ad accettarlo.

    Eh, è vero, ma quel è l'alternativa? L'alternativa sarebbe un miracolone della mad... ehm, un miracolo evidente a tutti; il che però contraddirrebbe il metodo che Dio usa: arrivare a un uomo tramite un altro uomo.

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  7. Trovo la discussione estremamente interessante, ma sarebbe molto più facile e piacevole davanti ad uno spritz. Adesso vado a cena e poi mi butto nei preparativi per lanfesta di compleanno del puffo, ma appena trovo due minute mi farebbe piace continuarla :)

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  8. caspita, una discussione vera sul mio blog! :-)
    purtroppo sono incasinato e faccio fatica a intervenire con la dovuta attenzione. spero domani di avere un po' di tempo.
    Grazie comunque degli interventi :-)

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  9. >caspita, una discussione vera sul mio blog!

    E questo è niente. Vedrai quando posterai qualcosa di etica sessuale!

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