domenica 6 febbraio 2011

siete la luce del mondo


Addirittura!

Stupito da questa mirabolante affermazione, ho provato a chiedermi cosa voglia dire e come sempre, per non dire idiozie e eresie, mi sono fatto dare una mano dagli altri testi delle Letture di oggi. E li ho collegati al primo oggetto che mi è venuto in mente.


Sono andato a prendere una lampadina, di quelle vecchie a incandescenza in cui si può vedere dentro, e come è successo all’illustre Archimede mi si sono accese alcune lucine.
Cosa deve fare una lampadina per illuminare? Prima di tutto deve avere tutte le parti al posto giusto e funzionanti. 

Questa non va bene.


 Ora va meglio.

Però non basta che sia intatta. La lampadina da sola rimane spenta.
Deve essere collegata alla corrente. Quindi se voglio essere luce devo inserire la spina


E devo inserirla in una presa che abbia corrente. Insomma, sarò luce solo se sono collegato alla Luce:

“Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8, 12).

E non è importante che la lampadina sia bella e attraente. Il suo scopo non è quello di farsi vedere, di attirare l’attenzione, ma di fare luce.

Io, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. I Cor 2, 1-5

E per essere trasparente il vetro deve essere pulito.

Così non va bene.

Bisogna togliere quello che non va:

Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Is 58, 7-10



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