mercoledì 16 febbraio 2011

fidarsi

Più si moltiplicheranno, malgrado gli ostacoli, i momenti in cui mi cerchi e mi trovi per ascoltarmi, più la mia risposta diventerà sensibile. Davvero, allora, quello che dirai e farai sarà fruttuoso.

Io ti parlo nell’intimo dell’anima, in quelle regioni in cui la tua mentalità si arricchisce comunicando con la mia. Non è necessario che tu distingua subito e con chiarezza quello che ti dico. L’importante è che il tuo pensiero si impregni del mio, dopo potrai tradurre ed esprimere.

Sii maggiormente in ascolto. Soltanto io posso darti quella luce di cui hai in così urgente bisogno. Nella mia luce il tuo spirito si fortificherà, i tuoi pensieri si chiariranno, i problemi si avvieranno a soluzione.

Chiamami in aiuto, con dolcezza, con calma, con amore. Non credere che io rimanga insensibile alle delicatezze dell’affetto. Tu mi ami, certamente, ma provamelo di più.


Hai delle domande da farmi? Non esitare. Io sono la chiave di tutti i problemi. No ti darò la risposta immediatamente, ma se al tua domanda parte da un cuore che ama, la risposta verrà nei giorni successivi, sia per l’intervento del mio Spirito Santo, sia attraverso gli avvenimenti.
 
Chiamami. Amami. Lasciati invadere dalla certezza di essere amato con passione, così come sei, con tutti i tuoi limiti e le tue debolezze, per diventare quale io ti desidero. Allora penserai istintivamente a me e agli altri più che a te, vivrai naturalmente per me e per gli altri prima di vivere per te, nell’ora delle piccole decisioni quotidiane sceglierai per me e per gli altri invece che per te: identificato con me e al tempo stesso con gli altri. Allora mi consentirai di svolgere in modo migliore il collegamento tra il Padre nei cieli e i fratelli della terra.

Unisciti alla mia preghiera. Getta la tua preghiera nella mia. Tu stesso fatti preghiera con me. Io conosco le tue intenzioni meglio di te. Confidamele tutte assieme. Unisciti a ciò che chiedo io: unisciti come colui che non sa si rifugia in colui che sa, come colui che non può nulla si rifugia in colui che può tutto. Sii la goccia d’acqua sperduta nel getto potente della Fontana Viva che zampilla fino al cuore del Padre. Lasciati assumere, lasciati trascinare, e resta in pace. Tu operi il bene aderendo a me più che non con sforzi ripetuti e sterili, perché solitari. Rimarresti meravigliato al vedere quello che operi quando ti getti in me e ti unisci alla mia preghiera nell’oscurità della fede. 


Gaston Courtois, Quando il maestro parla al cuore 
 

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